Pareti, secche, grotte e relitti... il meglio per i sub

I fondali di San Vito Lo Capo si prestano benissimo anche alle immersioni subacquee, le alte orlate delle tante secche che si trovano a poche centinaia di metri dalla costa e offrono uno scenario splendido, adatto per la fotosub.
In alcune zone basta superare i 40 metri per trovare i primi piccoli rami di corallo rosso, ricercatissimi soggetti fotografici
Per chi pesca in apnea, la secca del Faro (fondali da 4 a 30 metri) è in grado di regalare grandi emozioni (saraghi e ombrine le specie più' comuni).

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Fondali ricchi di storia

Alla scoperta del Kent, la nave dei Corani, nei pressi di San Vito Lo Capo.
Si tratta di un relitto di una nave cipriota di circa 80 metri, affondata a causa di un incendio nel 1978, soprannominata "nave dei Corani" per il suo carico di libri.
Si trova a circa mezzo miglio, nel golfo della tonnara di S. Vito Lo Capo, adagiato su un fondale di sabbia a circa 48 mt. di profondità con la prua rivolta verso la costa.
I più esperti possono visitarla anche all'interno, nelle sue vicinanze si incontrano spesso murene, gronghi , cernie, scorfani e branchi di saraghi.

Tutti i fondali attorno al capo San Vito sono ricchissimi di testimonianze di antichi traffici marittimi, anfore di diversa età e soprattutto ancore in piombo (IV secolo a.C. - V secolo d.C.).

Abbandonate nei fondali dai vascelli in fuga per l'arrivo della flotta nemica , a causa di un fortunale improvviso o più semplicemente perché incastrati tra le rocce del fondo.
La ricchezza dei reperti è la prova dell'importanza del Capo Egitarso nelle rotte marine mediterranee di duemila anni addietro.

Un relitto arabo normanno (databile intorno all'anno 800) è affondato su un fondale di circa 25 metri proprio davanti al capo San Vito, studiato, fotografato e recuperato nel 1993 - 94 - 95 per conto della Soprintendenza ai Beni Culturali.

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Legenda dei siti d'immersione

1 Tonnara - 2 Torre Solante - 3 Calampiso - 4 Firriato - 5 Punte Negra - 6 Monte Cofano - 7 Cataratta - 8 Calarossa - 9 Secca del Faro - 10 Scoglio Scialandro - 11 Dell'acqua dolce - 12 Dell'Arco - 13 Del Camino - 14 Nave Kent - 15 Nave Capua

PARETI

1 - Parete della Tonnara
L'immersione si svolge seguendo la parete verticale che da 3 mt. arriva fino ai 30/35 mt. di profondità, dove troviamo grandi faraglioni di roccia che si stagliano sul bianco fondale sabbioso. Particolare la luminosità anche oltre i 30 mt. di profondità che consente buone riprese fotografiche.
L'immersione si caratterizza per l'itinerario fra le formazioni rocciose alte oltre 10 mt. Fra le fessure della parete verticale troviamo immancabilmente murene, cernie ed altro pesce stanziale. Immersione destinata sia ai neofiti che agli esperti subacquei.

2 - Torre solante
A pochi metri dalla costa sotto la Torre spagnola di punta dello Scieri, si scende fra vari cambi di profondità fino a 30/40 mt. mentre la parete continua verso le profondità. Interessante per il pesce pelagico che si incontra, l'immersione è destinata sia ai neofiti che ai subacquei esperti.
Sul luogo è stata spesso, nel periodo autunnale, segnalata la presenza di grandi cetacei (capodogli) che passano vicino la costa nella loro rotta che li porta verso le acque della Riserva dello Zingaro.

3 - Parete Calapiso
A pochi metri dalla costa, sotto il villaggio turistico di Cala'mpiso ci immergiamo seguendo l'andamento graduale delle rocce verso le profondità. Arrivati sul fondo a circa 35 metri troviamo un paesaggio luminoso per la luce che si riflette sulla sabbia.
Lungo la discesa troviamo le caratteristiche presenze del mare Mediterraneo con i pesci stanziali (cernie murene, gamberi, aragoste ecc.) e le gorgonie che ricoprono gli speroni di roccia.
Vista la gradualità della discesa l'immersione è destinata sia ai subacquei esperti sia ai neofiti.

4 - Parete Firriato
La caratteristica caletta del lago di Venere è il luogo di partenza di diverse immersioni, ricche di faraglioni, grotte, passaggi, archi, che permettono di scegliere molti itinerari adatti alle diverse esigenze fotografiche, naturalistiche, ricreative in generale.
Le profondità variano a seconda dell'itinerario scelto fino ad arrivare ad oltre 35 mt.
Questo luogo utilizzato spesso per le immersioni in notturna regala sempre inaspettate emozioni, per le grandi e sospettose cernie che abitano i numerosi cunicoli, sia per i calamari che di notte attirati dai fari risalgono curiosi dal fondo.

5 - Parete di Punte Negra
A meno di 100 mt. dalla costa sul golfo di Macari, seguiamo la cima scendendo lungo un parete che verticalmente a gradoni scende ad oltre 50 mt. L'immersione è ricca di incontri sia per il pesce stanziale (cernie, aragoste ecc) sia per le colonie di gorgonie che abitano gli speroni di roccia.
Immersione destinata prevalentemente ai subacquei esperti è interessante per riprese video e fotografiche.
Ottima la luminosità per il fondale di sabbia. Il luogo d'immersione consente 2-3 itinerari, diversi e suggestivi.

6 - Monte Cofano
A pochi metri dalla costa sotto il monte Cofano che si erge dal mare profondo, troviamo diversi luoghi d'immersione suggestivi per la presenza di pesce pelagico e stanziale.
Le profondità d'immersione variano nei diversi itinerari, dai 15-20 mt. ad oltre 40 mt.
Come tutte le immersioni su pareti quasi verticali sono ricche di emozioni e suggestioni, nonché di ottime inquadrature per foto e video sub.

SECCHE

7 - Secca della Cataratta
Il punto d'immersione è vicino al relitto del Kent, nel golfo della tonnara di S. Vito. Seguendo la cima dell'ancora si arriva sulla sommità della secca a circa 20 mt. Seguendo le varie fenditure si arriva ad oltre 35 mt. di profondità.
Ricchissima di rosse gorgonie, è abitata sia da pesce stanziale (cernie, murene, mustie, scorfani ecc.) che pelagico (ricciole, dentici, razze) seguendo uno dei tanti itinerari si arriva ai faraglioni che si trovano tra i 30 e 40 mt. di profondità.
Ricco di angoli suggestivi la secca offre eccezionali spunti per fotosub, ricchi di colore, fauna e flora.

8 - Secca di calarossa
A circa 500 mt. dalla costa del golfo della tonnara di S. Vito si scende fino alla sommità della secca a circa 13/15 mt. di profondità dove troviamo una grande ancora di quasi 2 mt. di altezza, utilizzata per le reti della tonnara. Seguendo la parete della secca scendiamo fino a circa 30 mt. dove troviamo una profonda fessura nella roccia, habitat ideale di gamberi ed altri pesci.
Interessate per scorci fotografici che offre, la secca regala spesso incontri sorprendenti con branchi di ricciole ed altri pesci pelagici che dai fondali adiacenti ad oltre 40 mt. risalgono verso sommità della secca per cacciare.

9 - Secca del Faro
Il luogo d'immersione è a circa 1 miglio dal faro di S.Vito verso nord. Seguendo la cima dell'ancora arriviamo sulla sommità della secca a circa 20 mt. di profondità.
La secca è costituita da grandi formazioni rocciose intersecate da fenditure che sono ideale habitat di pesci pelagici e stanziali.
E' ricoperta da gorgonie ed altri formazioni che rendono l'immersione ricca di incontri suggestivi, vista la distanza dalla costa.

10 - Scoglio dello Scialandro
La secca si trova nel golfo di Macari a poco meno di un miglio dalla costa. Essa risale dai fondali circostanti dai 40/50 mt. di profondità verso la superficie, causando nel passato numerosi naufragi, come testimoniano i molti frammenti di anfore sparsi tutto intorno.
E' interessante come habitat per i pesci pelagici e stanziali sia per gli interessanti resti di anfore soprattutto del periodo romano.
Perfetta per foto sub e per chi è interessato a vedere antichi reperti di archeologia subacquea.

GROTTE

11 - Grotte dell'acqua dolce
L'ingresso della grotta è posto a circa 18 mt. di profondità lungo la parete della scogliera vicino alla spiaggia dell'Uzzo. La grotta, larga oltre 20 metri, si sviluppa per circa 50 in lunghezza e fino ad arrivare ad una camera ampia circa 80 mq. a quota 0, dove è possibile ammirare le chiare acque della sorgente di acqua dolce.
La camera, con aria perfettamente respirabile, presenta fenomeni di infiltrazioni di acqua piovana insieme alle acque di sorgente. Interessante dal punto di vista geologico, la grotta è eccezionale per foto sub. L'immersione è destinata a subacquei esperti, ovviamente è obbligatorio l'uso della torcia.

12 - Grotte dell'arco
Accanto alla grotta dell'acqua dolce, si segue la parete che cade da 6 mt. verso i 35 mt. di profondità. Alla fine di questa troviamo un ampia apertura che conduce verso una rientranza profonda oltre 15 mt. e larga oltre 20 mt. 
Curiosando tra le varie fessure troviamo aragoste, scorfani di grosse dimensioni oltre ai gamberetti in numero considerevole. Risalendo verso la superficie attraversiamo la roccia attraverso un ampio arco di roccia con suggestivi colori. 
Immersione destinata a subacquei esperti. E' consigliato l'uso della torcia per poter godere dei colori e scoprire le bellezze delle fauna.

13 - Grotta del camino
L'immersione si sviluppa seguendo la discesa naturale della parete a poche centinaia di metri dalla spiaggia della Tonnarella dello Zingaro. 
Entrando dentro la grotta troviamo scorfani, murene e piccole aragoste. Si attraversano varie camere che si sviluppano con un andamento in diagonale.
L'immersione è destinata a subacquei esperti è interessante per gli spunti fotografici. E' obbligatorio l'uso della torcia.

Grotta delle Colonne
Si scende a 35 mt. sotto il mare, dove troviamo l'ingresso alla prima grotta. Si tratta di un ampio taglio orizzontale nella roccia che conduce verso una camera che si sviluppa in curva verso destra. Uscendo da questa prima grotta in risalita lungo la stessa parete troviamo l'ingresso ad una secondo grotta. Questa è più grande e più articolata della prima, presenta diverse camere caratterizzate da "colonne" fusione di stalattiti e stalagmiti, testimonianza del periodo glaciale quando il mare non aveva ancora allagato questi tratti di costa. 
L'immersione è interessantissima per gli aspetti di fauna e flora ed è destinata a subacquei esperti.

Grotta Perciata
L'immersione si sviluppa lungo una parete a circa 15/18 mt. verso la costa. Alla fine del tragitto troviamo l'ampio ingresso ad una profondità di circa 12 mt.
Entrando si notano i fori e le spaccature sulla volta della grotta che ne hanno determinato il nome; in dialetto siciliano "perciata" significa bucata. 
La volta offre splendidi tagli di luce che consentono la visita della grotta anche senza l'uso della torcia. Diverse famiglie di Anthias sostano in prossimità della volta vicino ai buchi. Ottima per fotosub, l'immersione è destinata sia ai sub esperti che ai neofiti.

Grotta dei gamberi
Immersione destinata ad esperti subacquei, la grotta si trova a circa 40 mt. di profondità e si trova sul fianco di una parete obliqua che dalla superficie scende verso le profondità. 
La grotta è vicinissima alla costa, a meno di 50 mt dagli scogli di superficie. 
Essa ospita una quantità notevole di gamberetti e non è raro incontrare astici ed aragoste

RELITTI

14 - Nave Kent
Il relitto del cargo cipriota Kent, altresì chiamato nave dei Corani per il suo carico di libri, si trova nel golfo della tonnara di S. Vito Lo Capo, adagiato su un fondale di sabbia a circa 48 mt. di profondità.
La nave è affondata a causa di un incendio nel 1978. Il relitto si trova con la prua verso terra, con la chiglia adagiata sul fondo sabbioso a circa mezzo miglio dalla costa. Il relitto è lungo circa 80 mt. ed è visitabile anche all'interno. Si incontrano murene e gronghi stanziali, cernie e scorfani, inoltre branchi di saraghi e pesci pelagici nuotano intorno alla nave.
E' consigliato l'uso di torcia, obbligatorio l'uso del computer subacqueo. Solo per subacquei esperti.

15 - Nave Capua
Il relitto del cargo militarizzato e armato denominato Capua, si trova a poche centinaia di metri dalla costa nei pressi di Scopello. La nave è affondata nella seconda guerra mondiale, si trova su di un fondale sabbioso a circa 35 mt. di profondità.

 

Strutture Consigliate