Erice, affascinante e solitaria

Erice domina da millenni la punta estrema della Sicilia occidentale. Il mito qui è di casa.
Ce lo ricorda Virgilio nell’Eneide, quando racconta che Enea, in fuga da Troia, vi si fermò ben due volte, ce lo ricordano le mura ciclopiche realizzate dai Punici per fortificare la città, ce lo ricorda il Castello normanno edificato sui resti di un’antichissima area sacra dedicata al culto della fecondità.
Ogni angolo del borgo ci riporta indietro nel tempo, ci stordisce con i suoi profumi, ci avvolge con la sua nebbia leggera.

Borgo medievale tra i più belli d’Italia, Erice mantiene inalterata la sua atmosfera incantata ad ogni ora del giorno, in ogni periodo dell’anno. Un posto speciale dove si respira armonia e piacere per le tradizioni.
La pietra grigia, in una trama che si ripete senza fine, riempie tutti i suoi spazi come un tappeto, ci guida, in un saliscendi, alla scoperta di angoli nascosti, ci invita a catturare con lo sguardo scorci panoramici inaspettati, a sbirciare tra le inferriate per ammirare la bellezza intima dei cortili, a godere delle superbe facciate di antiche dimore.
Quasi cento, tra chiese e conventi, quelle che ancora oggi è possibile ammirare.

 

Erice castello di Venere
Erice castello di Venere

Nell’aria, profumo di cose buone, un profumo che fa ritornare bambini.
Tappeti e ceramiche dalle tinte forti  fanno capolino dalle botteghe degli artigiani, mentre piccoli scrigni di pasta reale, decorati come pizzi, insieme alle famose genovesi e alla frutta martorana, fanno l'occhiolino dalle vetrine delle antiche pasticcerie. Alcune sono ormai entrate nella storia, come la pasticceria di Maria Grammatico e  la pasticceria San Carlo.

Di tanto in tanto la nebbia avvolge il borgo con il suo abbraccio, ma i suoi abitanti amano pensare che sia l’abbraccio della dea Venere che per millenni attrasse in questo angolo del Mediterraneo eroi e naviganti.

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Duomo di Erice

Cosa vedere a Erice

Tra le numerose chiese è d’obbligo visitare il Real Duomo realizzato nel XIV sec in stile gotico trecentesco su una preesistente cappella dedicata alla Vergine Assunta.
Di fianco, ma separata dal Duomo, svetta la Torre campanaria originariamente con funzioni militari di avvistamento, eretta da re Federico probabilmente sui resti di una torre militare del periodo punico. Centodieci scalini da fare tutti d’un fiato per godersi un panorama straordinario.

Dalla piazza antistante al Duomo si snodano le millenarie Mura Elimo-Puniche del VII sec aC , chiamate mura ciclopiche per le loro straordinarie dimensioni. Seguendo l’itinerario delle mura potrete ammirare anche una parte del bosco che circonda la città.

Se  amate il trekking e le camminate vi suggeriamo di visitare la sede del Cai Erice:  Punto informazioni per i sentieri ed accoglienza.  Meravigliosa la vista panoramica dalla sua terrazza.

Poco distante da Porta Spada si trova il Quartiere Spagnolo, un manufatto militare del XVII sec, mai completato. Questo edificio costruito su una grande spianata rocciosa si affaccia su uno dei panorami più belli della zona, il golfo di Monte Cofano.

Tornando in città, nell’armoniosa piazza Umberto I, troviamo il Museo Antonio Cordici ospitato nella sede del Municipio. Qui si possono ammirare numerosi reperti archeologici ed opere d’arte di grande interesse tra cui spicca una testina di Venere del IV sec aC.

Non potrà mancare una rilassante passeggiata nel  Giardino del Balio dove si respira un’incantevole atmosfera d’altri tempi tra i viali bordati di mirto, romantiche panchine e scorci panoramici incorniciati dalle chiome degli alberi.

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Dal Castello di Venere realizzato dai normanni sui resti di un antico tempio  spostatevi poi nella Torretta Pepoli,  prezioso rifugio del Conte Agostino Pepoli , sorprendente per la sua posizione a strapiombo sul mare.

Non vi racconto delle bontà che potrete gustare strada facendo…
sono sicura che anche da soli troverete la strada per gustare genovesi, cannoli, dolci di mandorla e cassate di rcotta che rappresentano il meglio della pasticceria locale…!

Erice dista appena quaranta chilometri da San Vito lo Capo
Si può raggiungere autonomamente in auto
Con la Funivia da Trapani (10 minuti)

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