Venerdì sera sarà proiettato, all’Auditorium della Musica di Roma, in “prima” nazionale, il film di Giovanni Zoppeddu “Diario di Tonnara” prodotto dall’Istituto Luce Cinecittà, tratto dall’omonimo libro di Ninni Ravazza.
Nell’opera prima di questo sensibile regista, viene narrata una parte importante della Sicilia: il mondo delle tonnare; attraverso immagini attuali e d’epoca, in bilico tra miti e riti, tra fantasia e realtà, dove la storia si fonde con l’economia, la tradizione con la tecnica, sarà possibile fare un viaggio nella memoria della Sicilia più antica.
L’autore del libro – che è anche la voce narrante e il protagonista del film – è siciliano di Trapani ma, sanvitese di adozione mentre il regista, originario della Sardegna, vive da anni a Capo D’Orlando, in Sicilia.
Tonnara di Favignana
Buona parte delle riprese sono state girate a San Vito Lo Capo, Trapani, Favignana, Scopello, Marzamemi, sedi di storiche tonnare siciliane; altre immagini sono state girate a Carloforte, in Sardegna, dove opera l’ultima tonnara italiana attiva. Tra i personaggi ricordati nel film vi sono Pio Solina e Jachino Cataldo, due grandi tonnaroti siciliani.
Siciliani anche gli autori delle musiche originali: Gabriele Giambertone e Marco Corrao; Olivia Sellerio, palermitana, dà la voce a una stupenda canzone sulla pesca del tonno, anch’essa inedita.
Tonnara del Secco
Giovanni Zoppeddu non cade nella trappola facile e superficiale della tonnara folcloristica ma, centra il racconto sull’uomo che da secoli si rapporta col mare e la natura facendo della tonnara un paradigma della Sicilia.
Il progetto iniziale era un lungometraggio, poi pian piano la costruzione della narrazione ne ha fatto un film che l’Istituto Luce Cinecittà ha scelto per rappresentarlo nella prestigiosa kermesse di Roma. Diario di Tonnara è uno dei due soli film italiani in gara.
Il 4 novembre “Diario di Tonnara” sarà proiettato a Cagliari, successivamente seguiranno le tappe nei festival del cinema in Italia e all’estero.