Riserva dello Zingaro tra San Vito lo Capo e Scopello - San Vito Web

Riserva dello Zingaro tra San Vito lo Capo e Scopello

Riserva Naturale dello Zingaro

Nel tratto di costa che va da San Vito Lo Capo a Castellammare del Golfo, sette chilometri di natura incontaminata dove vivono e nidificano i rapaci, si estende la Riserva Naturale dello Zingaro, una delle più famose d'Italia; chi desidera immergersi in una natura senza tempo, dove passato e presente si fondono armoniosamente, non potrà fare a meno di visitarla.
Gli antichi greci e i latini la chiamavano Cetaria per l'abbondanza dei tonni che si incontravano nelle sue acque.
La Riserva copre un territorio da nord a sud della piccola penisola di San Vito Lo Capo e partendo dal piccolo borgo marinaro si giunge, in soli 20 minuti d'auto, proprio al suo ingresso Nord.

La prima spiaggia che si incontra entrando dal lato Nord è la più grande della Riserva dello Zingaro ed anche la più frequentata, in estate.
Tonnarella dell’Uzzo, premiata in passato dai turisti, in un sondaggio fatto da Skyscanner, si raggiunge in pochi minuti a piedi partendo dalla biglietteria.
Se, invece, avete voglia di camminare o volete trovare una caletta meno affollata e godervi i gli angoli più nascosti di questa meravigliosa costa, non dovete fare altro che raggiungere le altre calette: Cala Torre dell'Uzzo , Cala Marinella, Cala Beretta, Cala della Disa, Cala del Varo, raggiungibile mare, e Cala della Capreria, vicinissima a Scopello.

Le sette spiagge della Riserva dello Zingaro


Raccontare la bellezza della Riserva naturale dello Zingaro, non è facile.
Piccole baie pavimentate da candidi ciottoli, mare che durante il giorno si tinge di inattesi toni di verde e di azzurro, scogli appuntiti che separano le diverse spiaggette, macchia mediterranea che sembra tuffarsi nel mare e antiche case coloniche costruite sulla roccia.
Un mix di natura e discreta presenza dell’uomo.
Le calette si susseguono mischiandosi a profumi e a colori ineguagliabili, sfoderando tutto il loro fascino.

Cala tonnarella dell'uzzo

La vegetazione della Riserva dello Zingaro

La vegetazione è un’esplosione di colori specialmente in primavera; gli olivastri, i mandorli, i carrubbi si mescolano alle rigogliose distese di palme nane e alle numerose ed eleganti orchidee, mentre i frassini e gli alberi da sughero si alternano all'euforbia e al lentisco.
La palma nana, presente in tutta la zona, è il simbolo indiscusso della Riserva dello Zingaro; con le sue foglie, i contadini creavano oggetti di uso quotidiano, molti dei quali sono oggi custoditi nel piccoli Musei della Riserva.

La riserva si visita solo a piedi
, nulla deve disturbare la quarantina di specie di uccelli che qui nidificano, tra cui l'Aquila del Bonelli, la Poiana, il Nibbio, il Gheppio e la fauna endemica.
Solo chi avrà la pazienza di attraversare interamente questo habitat unico farà un’esperienza davvero indimenticabile.

Flora della Riserva dello Zingaro (fotogalleria)

La Riserva dello Zingaro dal mare.

Ammirare la Riserva dello Zingaro dal mare è un'esperienza entusiasmante perchè fa cogliere con un'unico sguardo la maestosità del luogo. Le alte cime dello Zingaro degradano fino al mare, il verde della macchia mediterranea si mescola al rosso delle rocce e si tuffa nel blu delle sue splendide acque.
Ottima l'idea di un'escursione in barca.
Si può noleggiare un gommone e godersi la giornata in autonomia, oppure partecipare ad un’escursione in barca prenotandone una con partenza giornaliera da San Vito Lo Capo.

Escursioni in barca nella riserva dlelo Zingaro

La Riserva dello Zingaro, prima in Sicilia, è stata istituita nel 1981 dalla Regione Siciliana.
Non sappiamo perchè questa zona si chiami "zingaro", infatti non c'è alcuna notizia nelle fonti storiche di nomadi che hanno vissuto in questi luoghi, mentre viene indicata la presenza di una colonia di Lombardi nel XIII secolo.

Anche se Lo Zingaro è particolarmente famoso per le spiagge, per i fondali limpidi e ricchi di pesce e per le grotte sottomarine, è bene sapere che la riserva offre molto di più.
Nel suo territorio si trovano molte realtà antropologicamente rilevanti come il Borgo Cusenza, un piccolo gruppo di case abbandonate nei primi anni '50 e oggi sapientemente recuperato dalla Riserva, mentre, a ridosso della costa, si trovano le testimonianze della vita di ottomila anni fa, nella Grotta dell'Uzzo , al cui interno sono visibili ancora oggi i resti di una civiltà contadina molto più recente, che merita di essere ricordata.

Riserva dello Zingaro: i sentieri


La riserva dello Zingaro è perfettamente fruibile da tutti, tre sono i percorsi classici: il primo corre lungo la costa da un limite all'altro della riserva, è il più frequentato e anche il meno impegnativo, il secondo, un po’ più faticoso, procede a zig zag sul territorio, incrociando la costa e le vette, mentre il terzo è riservato ai più sportivi, e praticamente attraversa tutto lo Zingaro dall'alto al basso.
Lungo i sentieri ci si può riposare o addirittura pernottare nei Rifugi, chiedendo anticipatamente il permesso alla Riserva. Imperativo categorico è: non sporcare, non inquinare, rispettare mare, terra e cielo.
Per quanto riguarda il mare, l'unico divieto è quello di rimanere oltre i 300 metri dalla riva con barche a motore acceso.

Sentiero ad anello nella Riserva dello Zingaro

Museo dello Zingaro

All'interno dell'area della Riserva orientata dello Zingaro si trovano ben 5 piccoli Musei:

il Museo Naturalistico, il primo venendo dall’ingresso Sud, dove sono stati collocati dei pannelli sul tema "Etnobotanica dello Zingaro" con i quali vengono messe in luce, attraverso immagini fotografiche, piante spontanee utilizzate nella medicina popolare secondo la tradizione locale delle comunità rurali ricadenti nel territorio della RNO dello Zingaro;

il Museo della Manna

il Museo dell'Intreccio

il Museo della Civiltà Contadina

il Museo delle Attività Marinare, il primo entrando dall’ingresso Nord.

Le fotografie del Museo Naturalistico sono accompagnate da testi tratti dal volume "Il popolamento della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro", già pubblicato dalla stessa Azienda con il coordinamento scientifico del Dipartimento di Scienze Botaniche dell'Università degli Studi di Palermo.
Le piante officinali che caratterizzano gran parte di questo territorio sono semplici creature che racchiudono virtù e segreti non visibili al semplice sguardo, ma che ai più attenti possono aprire un mondo dal quale, una volta entrati, è difficile sottrarsi.
Un mondo che, al di là di un elaboratore di salute, rappresenta la manifestazione di forme perfette quali solo la natura è in grado di offrirci. Impariamo a conoscere e rispettare questi meravigliosi doni. (fonte riservazingaro.it)

Come visitare la Riserva dello Zingaro

Come arrivare allo Zingaro

Da San Vito lo Capo proseguire in direzione Villaggio Calampiso – Riserva Zingaro.

Clicca sulla mappa per ingrandirla

Info Utili:

  • Tel. Direzione: +39 0924 35108
  • Nucleo di Vigilanza:
    Tel./fax: +39 0924 35093
  • Nr. verde:800-116616
  • Orari di apertura:
  • Dal lunedì alla domenica
    ore  07:00 - 19:30

  • Attenzione: i cani, anche se al guinzaglio, non sono ammessi
  • Scarica la cartina dei sentieri della Riserva dello Zingaro

    Scarica cartina

 

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