In ogni suo lato Monte Cofano si presenta in tutta la sua bellezza e maestosità.
Un fascino che si traduce in una atmosfera di avvolgimento durante l’escursione per raggiungere la cima, a 659 metri di altezza. Una passeggiata nella natura dove non c’è il rischio di annoiarsi. Tutt’altro.
Ad un certo punto del percorso bisogna anche arrampicarsi tra le rocce, aiutandosi con una corda e scaletta. Si tratta comunque di pochi metri, abbordabilissimi, come ovvio, con la dovuta concentrazione, attenzione e prudenza. Che non devono mai mancare.
Alcuni punti impongono un po’ di cautela soprattutto in discesa.
Naturalmente bisogna indossare scarpe da trekking ed i bastoncini da escursione, in certi tratti, possono tornare molto utili. Nello zainetto non deve mancare l’acqua e possibilmente una maglia di ricambio. La sudata, soprattutto nella bella stagione è garantita.
Qualcosa da mettere sotto i denti può aiutare durante la camminata.
Meglio se qualcosa di non particolarmente pesante da digerire: l’ideale è sempre la frutta, come le banane, che grazie al potassio danno una vera e propria carica di energia
.
La fatica della risalita viene comunque ricompensata, passo dopo passo dal magico contesto tra cielo e mare. Man mano che ci si avvicina alla vetta di Cofano lo sguardo coglie tutta la bellezza di questo luogo, colori intensi e panorami mozzafiato che vi rimarranno nel cuore.
Naturalmente su in cima è un autentico spettacolo della natura. Lo scenario è di quelli che fanno vibrare l’anima.
Godetevi questi momenti , sedetevi su una roccia e guardano verso la montagna di Erice respirate profondamente , chiudete gli occhi … un senso di pace incomparabile vi avvolgerà.
Un’autentica emozione.
Chi non desidera salire sulla cima può percorrere il sentiero che si snoda attorno al Monte e che, in alcuni tratti, sul versante settentrionale, è a picco sul mare, con costoni rocciosi che svettano imponenti verso il cielo.
La sensazione, costeggiando il litorale, è di ammirare delle dolomiti sul blu del mare.
Assolutamente da provare…
Mario Torrente
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